Vinicio Capossela presenta il suo nuovo disco Polvere e Ombra alla stazione dismessa di Conza-Andretta-Cairano, in alta Irpinia.
Sono due dischi: uno raccoglie le grida della polvere e un altro registra gli spaventi nell’ombra. Tutti e due narrano di gesta di popoli che abitavano e che oggi vivono la terra dei padri, tra bestie del grano e pale eoliche che girano furiose al vento.
Vinicio Capossela torna ogni tanto a sorprendere, ma più che sorpresa, direi: torna ogni tanto a ridefinire i confini e l’identità di una terra.
Si è ballato all’ombra della stazione. Ci siamo ricoperti di polvere per non distinguerci nella quadriglia selvaggia, come facevano i nostri padri.