Ieri, siamo entrati in una parte di strada – di terra – di colore giallino. Il verde è quasi terminato su queste colline che vanno a ficcarsi negli Aurunci. Si indorano al sole e si pietrificano.
Da Formia, siamo andate fuori rotta, verso un borgo quasi abbandonato che si chiama Spigno Saturnia, incastonato nei canyon che trafiggono il golfo di Gaeta. Qui, abbiamo trovato un uomo e una donna così affettuosi che ci hanno indicato un po’ di cose.
Maurizio, ci ha dato le biciclette per andare all’area archeologica di Minturno. E Teresa ci ha rimpinzato di aloe, di albicocche e di latte di riso.
Minturnae, l’antica città romana, è una meraviglia adiacente alla strada statale 7, cioè la via Appia nuova. L’asfalto gettato sul basolato, per intenderci. È lì, che aspetta i viandanti.
Da qui, andremo verso Capua Vetere, Santa Maria Capua Vetere, all’anfiteatro campano (in foto) secondo solo al Colosseo. Mangeremo qualcosa e raggiungeremo Benevento.