Partii. Solo e senza meta. Salii su quel treno. Mi affidai alla sorte.
Qualcuno, non ricordo chi, ha detto che un viaggio è tale se ci si sofferma su quello che la gente intorno a sé ha da raccontare.
Il treno si fermò. Dal finestrino, il mare. Per un attimo fui assorbito da un momento di esaltazione: vidi due macchinette fotografiche puntate su di me.
Solo dopo capii che era un triste autoscatto.
Con questo breve racconto ho vinto il concorso letterario “Racconta l’autoscatto”, con la seguente motivazione della giuria: per la visione ironica e dissacrante e il tono leggero. Il finale è una stonatura che rende interessante l’insieme, e quello che c’è dietro.
(in foto: Trenoscatto di Stefano Pistis – vincitore del concorso fotografico).